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Quando sei vicino agli "anta" e non smetti di essere un moe (My Hero Academia inside)

E' un sacco di tempo che non scrivo sul blog. Sfogliando i vari post, mi sono accorta che anni fa lo utilizzavo un po' come un diario, dove raccontavo varie cose che mi riguardavano, episodi di tutti i giorni e affini che non interessavano ovviamente a nessuno, ma sfogavano me o mi aiutavano a rilassarmi. Poi non l'ho più fatto, un po' per mancanza di tempo ma soprattutto per decisione personale, perché in fin dei conti spiattellare gli affaracci miei su un blog da autore non è forse la cosa migliore da fare, no? Per fortuna sono comunque una totalmente sconosciuta, così non ho mai rogne :°D scherzi a parte, nonostante questa premessa torno a parlare dei fatti miei. A proposito! Ho appena pubblicato una paginetta dedicata alla mia moto, Shade, qui nel sito. La trovate nel sotto menu "curiosità e progetti". Mi andava di farlo per raccontare un po' come sono diventata motociclista e per mostrarla in qualche foto, con tutte le piccole modifiche estetiche che ho effettuato. Ma ritornando ai fatti miei, in questo periodo, dicevo, mia figlia mi ha fatto conoscere l'anime di My Hero Academia. Lo so che c'è da anni, infatti quando mi è capitato di trovarmi in fiera ero circondata da merchandising di ogni tipo e tra me e me pensavo fosse la solita cosa per ragazzini à la Naruto/One Piece/Dragon Ball che a me di certo non sarebbe piaciuta. Lo so, sono partita prevenuta. Del resto, se anche così fosse stato non era detto che facesse pena. Mia figlia invece ha cominciato a guardarlo per conto suo e ad appassionarsi, così ad un certo punto mi ha chiesto di guardarlo insieme e l'ho accontentata, pretendendo però di vederlo dall'inizio perché io odio seguire qualcosa quando è già cominciato perché giustamente non ci capirei nulla. Per quanto leggero e spensierato fosse, se vogliamo un po' infantile, già il primo episodio mi è stato abbastanza simpatico da farmi venire voglia di seguirlo e così è diventato un appuntamento fisso giorno dopo giorno. Un paio di puntate alla volta scoprivo che l'idea di base dei quirk nelle persone era carina e che l'autore è stato sicuramente bravo a caratterizzare e manovrare così tanti personaggi, cosa che in fondo capita in tantissimi anime, ma questo mi fa pensare a quando ci sono tanti personaggi nei libri: una delle critiche su Hastlevain è stata proprio questo, troppi personaggi, troppi nomi da ricordare. E parlo di circa 8 protagonisti. In un anime come My Hero Academia (d'ora in poi "MHA") ce ne sono minimo una ventina, senza contare poi i personaggi secondari e i villain. Tutti, o almeno la maggior parte di essi, sono ottimamente caratterizzati e hanno una loro storia personale. Tutti acquistano un'identità propria e hanno qualcosa da dire (bé, per il momento tranne Hagakure... lei è quella che al momento mi piace meno proprio perché si è vista dannatamente poco, e mentre lo dico sono già a metà della quarta stagione, con più di venti episodi ognuna!)... mi domando, quindi, perché invece nei libri sembra così difficile giostrare tanti personaggi ed evitare che i lettori facciano confusione? Sarà forse che manca il fattore visivo dato sia dagli anime che dai manga, ma guardando l'anime mi sono comunque convinta più che mai del fatto di non aver commesso un errore nel decidere di creare tanti personaggi per Hastlevain, era ciò che volevo sin dall'inizio ispirandomi soprattutto ai jrpg. Ciò detto, oltre a rimanere sorpresa da questa caratteristica faticavo ad inquadrare un personaggio preferito e ovviamente, come sempre mi capita, prima di riuscire ad affezionarmi al team ho dovuto portare pazienza e conoscerlo meglio. Ecco quindi che iniziava a piacermi Lida, ma anche Todoroki con la sua storia legata al padre superbo, oppure la mitica Tsuyu. E Aizawa! Però, ecco, anche chiedendomi quale fosse "Il" mio preferito in assoluto non sapevo dirlo. Nessuno di loro, nonostante la forte caratterizzazione, era riuscito a sfondare quella parete innanzi al mio cuore e ultimamente è pure una cosa che non mi capita più tanto: gli ultimi a sfiorare l'assoluto "moismo" sono stati Dhar (Indivisible), tuttavia alleggerito abbastanza velocemente, e Guerra, Morte e soprattutto Conflitto di Darksiders. Ma seppur mi piaccia particolarmente, non ritengo Conflitto a livello dell'Oracolo o di Ganondorf nella mia scala di fanatismo. Stavo guarando un episodio della prima stagione quando a un'apparizione di All Might ho sentito qualcosa. Mi sono detta "aspetta, ma io conosco questa sensazione" e mi sono accorta che effettivamente pensavo più spesso a lui tra i personaggi di MHA e che ogni volta che appariva, provavo un certo entusiasmo. Certo, non da subito: all'inizio, infatti, mi sembrava soltanto il classico personaggio "guida", esagerato e scontato come un po' tutti quelli super forti e muscolosi. Ma All Might è anche (e forse soprattutto) Toshinori. Il suo lato umano, quello del professore che medita, consiglia e impara anche lui, quello di un uomo dall'aspetto deteriorato da stress, fatiche e ferite. La sua saggezza e la sua maturità lo rendono un po' il padre di tutti, forse il classico personaggio perfetto, ma in fin dei conti non lo è: a parte l'essere nato in realtà senza quirk e ad avere come tutti paure e timori di non riuscire in ciò che si prefigge, rivela ogni tanto un sentimento di mestizia, nostalgia e forse debolezza, fin quasi a scadere nella sottostima in quelle occasioni in cui si definisce inadeguato, colpevole o persino vergognoso. La sua storia, l'enorme responsabilità che per conto suo ha deciso di caricarsi e l'essere riuscito a proteggerla fino allo stremo lo rendono un gran bel personaggio e un modello da seguire, specialmente perché è in grado di fare qualcosa per nulla facile come sembra: sorridere. All Might è una di quelle persone che tengono in mente di dover sorridere e io personalmente ho sempre ammirato chi ci riesce. L'unione di queste cose ha fatto sì che l'aspetto della true form divenisse qualcosa di marginale, e sia che si trovi in questa o nella muscle, ho capito di amarlo così com'è :D per cui, dopo non so quanti anni e ormai più prossima agli "anta" che agli "enta", eccomi di nuovo infatuata di un personaggio e a mostrare action figures nella mia vetrina. All Might si è guadagnato un posto tra i miei "più". Durerà o sarà destinato a diventare da fuoco a fiammella come mi accadde, per esempio, con Piccolo di Dragon Ball? Quello fu veramente un'altra sbandata epocale ai tempi, collezionavo di tutto su di lui e non mi perdevo un episodio anche solo per lui, ma con il tempo si è affievolito fino praticamente a scomparire. Per altri personaggi non è stato così: a Ganondorf ci sono più che altro affezionata, per me è un mito intramontabile, mentre con l'Oracolo è una cosa strana perché il personaggio in sé non è particolarmente caratterizzato, anzi. Eppure, non accenna a scemare dopo, cosa saranno? 15 anni? Suppergiù; magari c'entra anche il fatto di essere mezza autistica, non saprei, il che spiegherebbe un po' questa mia tendenza ad infatuarmi così dei personaggi e crearmi storie e fantasie nella testa, ma se qualcosa ti dona anche solo una piccola felicità, per quanto futile o infantile possa essere, perché no? Sono una moe e sono contenta di esserlo!




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