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Hastlevain, primo volume: i personaggi...

In questi giorni stavo riflettendo sui feed generali ricevuti: è vero che la maggior parte delle persone che aveva promesso di leggere il primo volume alla fine non lo ha fatto (non mi riferisco a chi so benissimo avere realmente troppo poco tempo per farlo), ma qualcuno c'è stato, qualche amicizia in passato, una editor, la mia illustratrice ovviamente e un altro paio di persone. Ci sono pregi e difetti in egual misura, o almeno da quanto ho capito, e i difetti riguardano più la struttura che lo stile di scrittura che, a quanto pare (e forse pure diversamente da quanto mi sarei aspettata) sembra piacere e andar bene così. In una di queste critiche mi si faceva notare che ci sono troppi personaggi senza un'identità perché il lettore fa confusione e si perde se tenta di rimettere ordine. Ho provato a immaginare gli accadimenti del libro dall'inizio alla fine, il modo in cui i personaggi fanno la loro comparsa e parlano di sé e ho capito due cose: una è che il problema riguarda sempre la solita cosa dell'aver ripreso un lavoro che andava completamente rifatto. Me ne sto pentendo? Non lo so, forse inizia a pesare un pochino, ma ormai è andata così e un eventuale reboot è senz'altro fattibile in qualche modo, per carità... ma è un lavoro lungo e che probabilmente farei solamente se fosse richiesto a gran voce da molte persone, cosa che non penso proprio succederà mai :D.

Per la seconda ho pensato a un'altra cosa: "tanti comprimari" sono DAVVERO un problema? Davvero ci si confonde tanto se in un libro ci sono più di quattro o cinque personaggi? Eppure mi sono resa conto che non mi è mai successa una cosa simile, per esempio giocando ai vari Tales of che mi hanno in parte ispirata. Ma perché con un Tales of i vari personaggi si riescono a identificare e ricordare facilmente -tralasciando la differenza "visiva" rispetto a un libro- mentre con Hastlevain qualcuno ha avuto così tanta difficoltà al punto da perdersi letteralmente? Sicuramente c'entra anche il fattore soggettivo, ma ho capito che nei Tales of i vari personaggi (che sono solitamente un minimo di 6 fino anche a 8 simultaneamente, e parlo solo di principali senza quindi calcolare i vari nemici e amici incontrati nel corso del gioco) subentrano progressivamente, con una precisa tempistica: magari qualcuno arriva anche un po' prima, ma solitamente passano diverse ore di gioco prima che una faccia nuova spunti di colpo e si unisca al team. In questo modo il giocatore ha tempo di conoscere, identificare e memorizzare il nuovo arrivato prima di passare al successivo. A quel punto si ritroverà a dover fare ancora la stessa cosa, ma sempre e solo con un solo personaggio, perché gli altri già presenti li avrà ormai ben memorizzati. Il problema di Hastlevain, invece, ho capito che risiede nel fatto di essere arrivati quasi tutti simultaneamente. All'inizio c'è Yura accompagnata in missione da Kuro, il quale poi sparisce momentaneamente perché Yura va da sola da Hayate. Lì si unisce subito a lei Cuore Alato, e per un po' i due vanno da soli. Fin qui sta anche bene. Poi entrano in gioco i nemici (Haruka e il suo braccio destro Zaboshi) e si conosce anche Rajaska. Quindi, nel momento in cui accadono i fattacci legati a Mecrono e si ha bisogno di creare una squadra per le indagini, arrivano tutti gli altri in un sol colpo: Kira, Satoru, Sheriga, Ryuji, Kuro e Segreto. In seguito c'è uno stralcio della vita di Kira, uno di Satoru, uno di Segreto, uno di Sheriga (se non sbaglio), si conosce la razza dei Volkan e si trova infine Teregu (che però è secondaria... forse mezzo-secondaria? XD) Cioè :D penso abbiate già capito che l'arrivo simultaneo di così tanti personaggi diventa effettivamente problematico. Non ci avevo pensato allora e non ci ho pensato nemmeno dopo. Ero talmente abituata, di mio, che non me ne sono resa conto, anche perché essendo l'autrice forse è normale che non riesca ad avere un quadro della situazione al pari di un "esterno". Da una parte, però, forse la formazione immediata della squadra era necessaria nella situazione in cui si trovavano. Eppure, se solo avessi potuto migliorare la mia cultura sul ninjutsu già allora, avrei poi scoperto che, solitamente, i ninja non agivano mai in due, figurarsi con più persone, un dettaglio che avrebbe potuto impedire la formazione di un gruppo tanto numeroso, e che a quel punto avrei formato in diversi momenti e fasi dell'avventura (per esempio quando si sarebbero resi conto di avere assolutamente bisogno di un esploratore in più avrebbero potuto chiamare Satoru; Ryuji sarebbe stato richiesto da Hayate quando avesse intuito le paturnie di Yura (ah, come le voglio bene XD); Segreto sarebbe potuto sopraggiungere di suo, chiedendo di essere portato con lui e generando così un po' di caos al povero Hayate)... insomma, probabilmente sarebbe anche stato più divertente e interessante. Avrei dato il tempo ai lettori di distinguerli meglio e farglieli conoscere con più calma. Mi dispiace, non me n'ero accorta : -/ e ammetto che non mi dispiacerebbe provare a fare una semplice bozza di questo reboot nel quale tutti -o la maggior parte di loro- arrivano com tempi e motivi diversi (anche legati alle terre di Hastlevain in sé). Spero solo che, arrivando al secondo libro, il lettore abbia comunque ormai chiare le idee su chi sia chi e cosa, anche perché comunque di personaggi e razze ne arrivano sempre di nuovi. Certo, se vi può consolare sappiate che non ho intenzione di far unire altri personaggi fissi al gruppo XD sarebbe davvero troppo anche per me, che già ho una memoria corta di mio e fatico a ricordare cosa ho scritto di chi e quando, quindi la gestione di tutte le loro storie personali è già difficilina (me le cerco)... farne arrivare altri mi manderebbe al tappeto. Comunque, che mi sia da lezione per i prossimi racconti: d'ora in avanti non pescherò con la mano intera nella vaschetta dei pesci, ma solo con la punta delle dita ^_^-

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