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Gente dalle frasi fatte, che parla tanto per

L'avevo detto? Alla fine con Alvin è andato tutto a posto, modanatura messa e fine della storia. Un po' di alzate di sopracciglia alla mia assicurazione che mi ha informata male sul costo della franchigia (si parlava di 150 euro, invece erano 175), ma comunque la kasko mi ha salvata da una spesa mica da ridere: il danno è stato di 1500 euro. Brava me! Se ci ripenso mi sento ancora un'idiota! Comunque è ora di lasciarsi questa vicenda alle spalle...

Detto questo, passiamo a un tema che non è che mi piaccia molto, ma che in fondo riguarda Hastlevain. Non mi piace perché non considero la mia opera degna di chissà quale attenzione e non voglio esibirmi in capricci e pretese, eppure mi piacerebbe che ci fosse qualcuno in più a seguirlo... o meglio, che ci fosse qualcuno di ben preciso, qualcuno su cui contavo. Ma, giunti a questo punto, posso trarre tranquillamente le mie conclusioni. C'è stato chi si è messo in prima fila a spronare, a motivare, a rendersi persino disponibile se fosse stato necessario un aiuto. Parole di cui non ho mai assolutamente dubitato, perché so di chi mi posso fidare, so chi mantiene una promessa e chi dice il vero, quindi ho dato un po' per scontato che alcuni di loro avrebbero quanto meno lanciato un'occhiata al frutto di quel "credere in ciò che faccio" tanto ribadito. Tutte parole, perché alla fine sembrano essere state dimenticate del tutto. "Chi aveva detto" è semplicemente rimasto nell'ombra: c'è, visualizza, ma oltre a questo aleggia nel silenzio assoluto. Non un'occhiata, non un commento, persino la curiosità di vedere il cartaceo fatto e finito non c'è stata. Non si tratta di una questione di tempo, non più: diversi hanno usato il "non avere tempo" come scusa, altri hanno persino detto di non riuscire a leggere su schermo un testo lungo come quello di un libro. Già, poi vieni a sapere che stanno leggendo altri settordicimila libri, persino di amici, sia su e-book che su cartaceo, e quindi capisci chi è davvero impegnato e "chi no". Tanto, come detto, nemmeno con il cartaceo si è dimostrato il benché minimo interesse: cosa che aveva già confermato l'ipocrisia di certe parole, di persone brave a fare promesse, a dire "io ci sarò" e poi a dimenticarsene al momento. Non è che lo pretenda, come detto: sta bene che non interessi/non piaccia/sia lungo/noioso/jappominkia e via andando, ma mi domando il perché di questo distacco, questo assoluto disinteresse. Allora forse è meglio evitare di fare promesse. Evitare di dire che ci saremo. Evitare di dirci disposti a dare un aiuto, se non è nelle nostre reali intenzioni offrirlo. Qualcuno potrebbe rimanerci davvero deluso. Qualcuno può davvero contare su di noi e trovarsi una porta chiusa senza capirne il motivo.

Anche perché, diciamocelo: sentirsi spronare e vedere che chi lo fa è il primo a dimostrarti che non gliene frega assolutamente nulla, ti fa anche sentire un po' preso in giro. Insomma, detto chiaramente sembra che tutti abbiano il tempo per amici e i loro lavori, e quando si tratta di "te" c'è la solita promessa del "lo leggerò al più presto" che, poi, si converte nell'immancabile "scusa, sono troppo impegnato in questo periodo". Per lo meno nascondete certi status a me, così non rendete proprio palese la vostra ipocrisia. Oppure, ditelo subito ed evitate di infondere false speranze e illusioni: l'argomento non vi interessa, lo trovate poco attraente, eccetera. Non mi offendo. Considero Hastlevain un'opera "old" e che forse avrei dovuto lasciar perdere, ma il mio obiettivo era portarlo alla conclusione e questo rimane: perché voglio che quella precisa storia che ho in mente sia completa. Quindi, anche senza seguitori, senza lettori, anche se posto in un gruppo fantasma e c'è chi non ha nemmeno voluto ammirare il cartaceo, vado avanti.

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