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Qualcosa su di me

Ecco una versione più dettagliata e meno formale della biografia :p.

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Il mio nome è Elena e sono nata il 7 Febbraio 1985 in provincia di Lecco. Da sempre piena di passioni, i miei interessi e/o hobby principali riguardano i videogames e il mondo videoludico in generale, in cui apprezzo particolarmente il retrogame anni '90-2000. Insieme alla sorella (autrice dell'illustrazione del libro) possiedo una vasta collezione formata nel corso di più di una ventina d'anni, e senza alcun imbarazzo posso dire che i videogames hanno avuto un ruolo rilevante durante la mia adolescenza, portando conforto in molti periodi bui. No, non sono una malata dipendente da cui stare alla larga, almeno credo XD la mia infanzia/adolescenza è stata tutto un girovagare e un giocare per le strade di città e limitrofi, anche se da una parte ammetto che, piuttosto che confondermi in mezzo a una bolgia di gente casinista che per mia natura asociale non sopporto molto, preferisco un tranquillo sabato sera con un pad in mano, magari fra amici.

Oltre a questo mi sono sempre piaciute le moto, e nel 2010 ho avuto in regalo da mio padre una Kawasaki Ninja 250 nera che ho ribattezzato "Shade", anche se la mia "carriera" motociclistica è durata ben poco essendo subentrata una gravidanza due anni dopo, che ha dato alla luce la mia piccola Anya Jocelyn. Mi piace disegnare (passione nata quando ero piccola), godermi della buona musica (ascolto heavy metal di vari generi, colonne sonore di videogames e altro), giocare di ruolo con i play by chat (anche se al momento frequento unicamente Extremelot), fare lunghe gite che siano immerse nella natura o in città e, ovviamente, scrivere. Hastlevain è stato il mio primo romanzo "serio", nato circa una decina di anni fa nel desiderio di raccontare una storia legata ai ninja e al ninjutsu tradizionali, un altro dei miei interessi. Ero un po' stanca di come i ninja venissero sempre dipinti in modo alquanto esagerato, per cui l'obiettivo era quello di creare un'opera che mostrasse cosa veramente fossero stati nel medioevo orientale; un progetto che, in seguito alla mia partecipazione nei gdr, si è (purtroppo?) spontaneamente discostata dall'idea di partenza facendo subentrare il fantasy (anche se tengo a sottolineare che il tema del ninja più tradizionale è rimasto). Pur consapevole dei suoi difetti sono ugualmente affezionata a questa storia: in un certo senso rappresenta l'evoluzione delle mie doti che, seppur non certo in grado di competere con quelle di persone più portate -figuriamoci a quella di veri professionisti!- è migliorata moltissimo negli anni. Quando andavo a scuola ero un disastro... in verità mi capita ancora di sbagliare -come capita a tutti, del resto- ma il livello generale di ciò che producevo allora era decisamente acerbo. Ho imparato a scrivere non a scuola (ahimè), bensì giocando ai play by chat: leggere e scrivere frequentemente mi ha permesso di correggere gli errori e di migliorare senza nemmeno rendermene conto. Comunque, oltre ad Hastlevain ho in cantiere altri progetti per il futuro, di cui forse parlerò in un'altra pagina, e ogni tanto mi diletto a scrivere qualche fan fiction: per il momento ho concluso le prime due parti di una trilogia sui Transformers G1, mentre la terza è ancora in corso; ho scritto una fan fiction sul videogioco di Tales of Symphonia e una su Fahrenheit, ma la sto riscrivendo da capo poiché insoddisfatta della trama in generale. Quest'ultima in particolare vede come una degli antagonisti principali Mitnal, Dea del massacro, della tortura e della distruzione, dalla quale ho chiaramente preso lo pseudonimo. Mitnal è una maya, e la cultura dei maya rappresenta un altro dei miei interessi: il mitnal, infatti, nel pantheon maya viene riferito agli inferi, e in lingua maya significa giustappunto "inferno". Proprio questo interesse mi ha permesso di conoscere mio marito, che è Yucateco, con cui sono sposata dal 2012. E questo dovrebbe essere tutto!

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